Summer Camp

“E’ inutile che fai quella faccia Macchietta, devo per forza andare via per una settimana, ti avevo avvertivo da mesi, e ora quel tuo broncio non cambierà la situazione” – Luce, la stellina spaziale non rimproverava mai il suo amico Macchietta, il cagnolino più curioso al mondo. Non lo rimproverava proprio mai, ma in quella occasione dovette alzare il tono della voce. Erano mesi che gli raccomandava di non preoccuparsi per il fatto che sarebbe partita per circa una settimana, molto, molto lontano da lì, a tre galassie di distanza, per il Grande Convegno delle Stelle Viaggiatrici. Sembrava però che a Macchietta questa storia non andasse proprio giù. “Lo so, lo so Luce che devi proprio partire, però non mi va di stare tutto solo soletto, a rigirarmi i pollici… io mi diverto solo con te e ora che la scuola è anche chiusa dove andrò? Cosa farò senza di te?”.

Luce non riuscì ad arrabbiarsi troppo con Macchietta, soprattutto dopo quella grande dimostrazione d’affetto. “Macchietta, lo so che mi vuoi bene e che mi vorresti sempre al tuo fianco, però a volte capita che dobbiamo allontanarci per qualche giorno, lo sai bene che se potessi ti porterei con me, ma al Convegno i cagnolini non sono ammessi… però ho una bella notizia per te, ho parlato con certe mie amiche Stelline della nostra situazione e hanno trovato una soluzione! Ma non voglio anticiparti niente, pensa solo a fare le valige sarà una sorpresa”.

Macchietta era parecchio emozionato e mentre preparava la valigia, mettendo lo spazzolino qua, il pigiama là, non poteva fare a meno di fantasticare con la mente. D’altronde Luce non l’aveva mai deluso e le sue trovate erano sempre le più divertenti.

Arrivò il giorno della partenza e Macchietta era super puntuale, aveva tutto pronto e per l’occasione aveva indossato anche il nuovo berretto.

“Bhè Macchietta, come vedo sei prontissimo! Bene, sarà un viaggio un po’ lungo ma in un certo senso ti sentirai vicino a me… ti porto nello spazio! Vuoi sapere dove?? Devi sapere che ad una sola Galassia di distanza da dove andrò io c’è una grande “scuola dei divertimenti” che si chiama Summer Space Camp … là ci vanno tutti gli amici delle stelline che non vogliono troppo separarsi da loro quando sono in viaggio di lavoro, ma al tempo stesso non vogliono rinunciare al divertimento!… ecco noi stiamo andando proprio là! Io potrò venire a trovarti la sera ma durante la giornata avrai un sacco di amici con cui giocare! Cosa dici, ti piace l’idea?”. Macchietta aveva gli occhi tondi come due fari nella notte, mentre Luce parlava. E la sua testa pensava: WOW ma davvero esiste un posto come questo?. “Luce! Amica mia, la mia risposta è: si!! non vedo l’ora di vedere come è fatto!”.

Al Summer Space Camp si poteva fare di tutto: giocare con nuovi amici molto simpatici, sdraiarsi su un campo di erba spaziale per godersi l’arietta fresca della sera e insieme inventare una forma per le diverse galassie del cielo, correre a più non posso nella palestra della scuola, fare disegni coloratissimi e tanto, tanto altro.

Era tutto estremamente divertente ma una cosa tra tutte era la preferita di Macchietta: nuotare! Avrebbe passato ore ed ore dentro la piscina a sguazzare come un pesciolino. Questa particolarità gli aveva fatto guadagnare un soprannome tra gli amici della scuola, per tutti Macchietta era diventato “Pescecane”. A lui non dispiaceva per niente quel soprannome!

“Ciao Macchietta, sei pronto per rientrare a casa? Il convegno è finito ed ora possiamo tornare!” – disse Luce, apparsa alle sue spalle all’improvviso. “Oh Ciao Luce! Ma come, è già finita la vacanza?… mmm… va bene, rientriamo, ma solo se mi prometti che l’estate prossima mi riporti qua!! Al Summer Space Camp!” – disse Macchietta Pescecane, con un po’ di malinconia. “Ma certo mio caro amico, te lo prometto!”.